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     Il laico si ritrasse. I duo congiunti
Si strinsero le destre, e il giovin prode
Sovra la scarna destra del canuto
Le labbra pose, ed ambe allor le braccia
85Aperse questi, e al sen paternamente
Il figlio accolse dell’estinta suora.
     Così il giovin comincia:
                                                      — Alto mistero
Son chiamato a svelarti.
                                                  — In me fiducia
Sai qual tua madre avesse; abbila pari.
     90— Dacchè in Saluzzo reduce son io
Dalla corte di Napoli e dal Tebro,
Poche fïate al fianco tuo m’assisi,
E assai pensieri d’Eleardo ignori.
     — E l’ignorarli mi mettea paure,
95Che forse sgombrerai.
                                             — Padre, mentita
È la fama che sparsa han da Milano
I perfidi Visconti incontro al vero
Proteggitor d’Italia tutta e nostro.
In benefizi alto, fedel, possente
100È il regio cor del Provenzal Roberto:
Ei la Chiesa vuol grande: ei de’ tiranni
Flagello fia; de’ buoni prenci scampo.