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E quando truce cova, e già scoppiando
344Va in queste Taurinensi aure la lue,
Chi a’ bisogni provvede e rischi affronta,
E sprona, e gare generose incìta?
Alme prodi son desse, a cui ben nota
348Religion senno e costanza infonde!
E fra tali, io con giubilo un amico
Vidi primo scagliarsi all’ardue cure
Che salvaron la patria; e fra i gagliardi
352Che il seguitavan, godo altri a me cari
Scorgere e benedire, e vieppiù amarli!
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Ma il dolor pur rammentiamo
D’altre turbe supplicanti:
Stirpe misera d’Adamo,
357Numerar chi può tuoi pianti?
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Più d’una volta
Furon vedute
Disperar quasi
Della salute
Assedïate:
363Degne città.