Ah! in questi miseri anni Europa invasa
Dall’indica per l’aer corrente lue, 320Quanta per ogni loco alzar dee lode
A te, Religïon! Dove i più ardenti
Soccorritori delle inferme turbe?
Eran color che a beneficio spinti 324Venìan da fede! Eran le pie fanciulle
Vincolate da voto a farsi ovunque
Ancelle de’ languenti! Eran dell’are
Degni ministri! Erano illustri o scuri 328Concittadini che schernir solea
La vigliacca empietà, perchè prostesi
Sovente all’are onde traean virtude!
E te fra tanti ardimentosi egregi, 332Ottogenario Vescovo, annovrava
La nostra Cuneo dianzi, a’ più tremendi
Lunghi giorni di morte e di spavento!
Te col drappello de’ tuoi forti amici 336Cingeano indarno gli ululi codardi,
E i turpi esempli di color che aïta
Negavano a’ giacenti! Impallidìa,
Ma per alta pietà, non per paura 340La vostra fronte, ed al pallor gentile
Succedea sulle guance il nobil foco
Della vergogna per l’altrui fiacchezza.