Lui consolava, e gli rendea sovente,
Od accresceagli della fede il raggio!
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V’amo, o Processïoni! e v’amo tutte,
Pubbliche preci dalla Chiesa alzate
198Ad inforzarci in perigliose lutte!
Io son quell’un, che da dubbiezze ingrate
Afflitto in gioventù, pur vi cercai,
201Ed hovvi schiettamente indi onorate.
E non sol nelle feste, ove, i suoi rai
Nascondendo, intervien l’Ostia divina,
204D’indicibil dolcezza io m’esaltai;
Ch’ovunque l’uom pregando pellegrina
Affratellato al suo simile e canta,
207Sento un poter che a Dio mi ravvicina.
Quant’amo l’adunanza umile e santa
De confidenti nell’amor di Quello
210Che di bei fiori le convalli ammanta!
Congregati alle miti aure d’un bello
Mattin di maggio, in copia anzi la chiesa
213Ecco stan villanel con villanello.