Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/88


( 86 )

     Lui consolava, e gli rendea sovente,
     Od accresceagli della fede il raggio!
     
                                  ................
     
     V’amo, o Processïoni! e v’amo tutte,
          Pubbliche preci dalla Chiesa alzate
          198Ad inforzarci in perigliose lutte!
         
     Io son quell’un, che da dubbiezze ingrate
          Afflitto in gioventù, pur vi cercai,
          201Ed hovvi schiettamente indi onorate.
     
     E non sol nelle feste, ove, i suoi rai
          Nascondendo, intervien l’Ostia divina,
          204D’indicibil dolcezza io m’esaltai;
     
     Ch’ovunque l’uom pregando pellegrina
          Affratellato al suo simile e canta,
          207Sento un poter che a Dio mi ravvicina.
     
     Quant’amo l’adunanza umile e santa
          De confidenti nell’amor di Quello
          210Che di bei fiori le convalli ammanta!
     
     Congregati alle miti aure d’un bello
          Mattin di maggio, in copia anzi la chiesa
          213Ecco stan villanel con villanello.