Tra le infelici vie che de’ mortali
Cingon le case!
Il cinguettìo s’andava 124A poco a poco intorno rïalzando,
Sin che ad un capo della via rifulse
La prima Croce, è la seguia drappello
Di devoti cantanti. Allor di novo 128Regnò silenzio. A quella prima Croce
Ed al suo stuolo, stuoli altri seguìro,
Con altre Croci ed elevate insegne,
E varii ammanti, onde scerneansi varie 132Affratellanze di civili uffici
E di sacerdotali. Inteneriva
Quell’ineffabil mistica armonia.
Degli aspetti moltiplici, e dell’inno 136Da tante bocche e tanti cuor sonante,
E del brillar dell’infinite faci,
Il pio simboleggianti amor ridesto.
Bello il mirar là sovra antiche gote. 140Lagrime di piacer! Là, sovra gote
Di dolci verginelle e di lor madri
Lagrime d’agitate alme, ferventi
Di carità reciproca e di gioia! 144E là l’ansante genitrice in alto
Il suo bimbo elevar, sì ch’egli scorga