« Ch’altro grida la voce dell’Ara,
Che civili, fraterne virtuti?
Fiacchi sono del senno gli aiuti, 720Se l’Eterno virtù non impon.
D’uomo il senno ch’a Dio non s’elèva
Con qual dritto imporrà sacrifici?
Senza Dio l’uom ne’ giorni infelici 724Ruba, insidia, trucida a ragion ».
« Se adorar si vuole un Nume,
Sieno semplici omai l’are;
Vane pompe ad esecrare 728Ne consiglia l’Evangel:
Volgi l’alma a culto novo;
Il vetusto s’abbandoni:
Non più incensi, effigie, suoni; 732Ma qui l’uom, là il Re del ciel ».
« Sventurati! v’abbagliano l’ire;
Gl’intelletti ad amore schiudete,
E virtù e verità scorgerete 736Nelle pompe che innalzano il cor:
Non son vane se non pel fremente
Che lor sacra potenza dileggia,
Che il suo rigido spirto vagheggia 740Non il bel, non Iddio, non l’amor! »