Secreto avean per me fascino sempre!
E sovente io gettava i baldanzosi 272Libri, e fuggìa le argute, empie congreghe,
Per raddurmi solingo e sconfortato
Sotto i tuoi grandïosi archi vetusti,
Lugdunense Basilica, ove i primi 276Apostoli di Gallia hanno sepolcro!
Oh bella chiesa! Quante volte prono
Colà pregando e meditando io piansi
Le natìe abbandonate Itale sponde, 280E il focolar lontano, ove la madre
Ed il padre e i fratelli erano assisi,
E piansi in un mie tenebre, miei dubbi,
Mie passïoni, ed il perduto Iddio! 284Perduto, no, per me non era! e il lume
Di lui mi sfolgorava alcune volte
Sì che sparìan le tenebre, e di novo
Io mandava dal core inni di gioia. 288Ma tempi erano quei di non verace
Filosofia, sulle rovine sorta
Di molti altari, e sovra molto sangue;
E la Gallica terra, infra sue pesti, 292Di sacerdoti rinnegati avanzo
Chiudea velenosissimo; e i più feri,
Più studïosi e scaltri eran nemici