Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/44


( 42 )

Perchè in me suscitasti alto desìo
     D’obbedire a quell’una, e perchè fosti
     21Ch’ella a me dir curasse: « Amiamo Iddio »?

Grazie, grazie, Angiol mio, de’ manifesti
     Segni di fratellanza! ah sì, tu m’ami!
     24Tu vuoi condurmi a giubili celesti!

Tu in guise inenarrabili mi chiami,
     Per me paventi della colpa i lutti,
     27E mi sveli d’inferno i lacci infami.

Salve, bell’Angiol mio! salvete tutti,
     Angioli tutelanti l’universo,
     30Perch’egli a Dio suprema gloria frutti!

Quanti siete v’imploro, a fin che immerso
     Non vada alcun d’infra gli amati miei
     33Nella voragin dello stuol perverso!

E te precipuo invoco, Angiol, che sei
     Protettor delle belle Itale rive,
     36Difendi il popol mio da influssi rei!

Tuoni del Campidoglio in sul declive
     Sì possente la voce della Chiesa,
     39Che salvatrice a tutte genti arrive!