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Oh felice lo stuolo vigilante
De’ pastori che l’inno udiron primi,
54Nuncio alla terra del celeste Infante!
Godo in pensar che allor fra que’ sublimi
Angioli avevi loco, Angiolo mio,
57Tu che guidarmi or degna cura estimi.
Tu l’hai veduto quell’amante Iddio
Pender bambin fra le materne braccia,
60E già per me il pregavi, e t’esaudìo!
E poi seguisti di Gesù ogni traccia
Pel cammin della vita, e poi vedesti
63Sul fero legno sua languente faccia,
E di dolor sui falli miei piangesti!
II.
L’Angiolo! Oh amabil creatura! Un Ente
Tutto bellezza e intelligenza e amore,
3Che tutto legge nell’eterna mente!
L’uom qual angiol saria se affrontatore
Della sconfitta sua stato non fosse,
6Bandiera alzando contro al suo Fattore.