Qual età vide mai zelo cotanto
D’ardenti ingegni, or concitati all’ira
Contro menzogna, or concitati al pianto 12Sulle stoltezze in che il mortal delira?
Sì che spesso il lor dir quel grido santo
Parea che il cielo a’ suoi profeti ispira,
Onde riscosse da letargo indegno 16Movan le genti di giustizia al regno!
Tonerà in quanti secoli fien dati
Alla palestra degli spirti umani,
Tonerà il giusto contro i danni oprati 20Da’ fratelli perversi e dagl’insani;
E quel tonar perenne i cor bennati
Da ignobil opra tener può lontani,
E più li infiamma od infiammar dovria 24A sacrifizi, a onore, a cortesia.
Ma sciagura sui popoli e sui regi
Quando frammisti a nobili pensieri
Potentissima scuola alza dispregi 28Sovra la fonte degli eterni veri!
Sciagura sugli stessi animi egregi
Che allor di luce esser vorrian forieri!
Del vaneggiar d’illustre scuola tersi 32Arduo a loro medesmi è rimanersi.