Tale, o Donna pensante e generosa,
Tal è l’arcano che ti molce il core,
Gli occhi ponendo su vetusta cosa, 60E più se esprime santità ed amore.
Dove non sorge l’alma tua pietosa
Con questo antico libro del Signore,
Che già posò su chi sa quali altari 64A’ giorni de’ Crociati e de’ Templari?
A que’ dì tu vi scorgi il Re Luigi
Forse vivente ancora, o appena estinto,
La sua bontà, il suo senno, i suoi prodìgi, 68I prodi cavalieri ond’era cinto,
Il suo partir dai campi di Parigi
Per la fatale impresa ove fu vinto;
Fors’ei nel visitar conventi ed are 72Queste pagine vide alluminare.
Il rimirar que’ resti e quella polve
Che a noi tramanda la lontana etate,
Ci dice come Dio sempre dissolve 76Tutte le cose sulla terra nate;
Ci sublima lo spirto, ci disvolve
Dai vincoli di nostra vanitate:
Per la scala de’ secoli il pensiero 80Alza sull’orme dell’eterno Vero.