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L’ossa inadulte e il teschio venerando
     Sembran dir che donzella
     Eri trilustre, allor che iniquo brando
     12Svenò tua salma bella.

Forse del padre e della madre amata
     Che per Gesù moriro,
     Piangendo sul sepolcro, indi infiammata
     16Sentivi te al martiro;

Nè senza loro, e senza il paradiso
     Più viver, no, potesti,
     E magnanima gl’idoli hai deriso,
     20Ed ai leon corresti.

Forse malgrado genitori insani
     Che con minacce e grida,
     E con tenere lagrime e con vani
     24Spregi voleanti infida,

Dal lor sen con angoscia ti strappavi
     Per abbracciar la Croce,
     E spirando al battesmo li invitavi
     28Con amorosa voce.

E forse allora e padre e genitrice
     Commossi al detto caro,
     Sclamavan: « Siam cristiani! » e la cervice
     32Porgeano all’empio acciaro.