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Pur se le destre s’ergono
     Sincere a me tuttora,
     Se rei pensier non serbano
     60Più in vostro cor dimora,
     Se torna altrui benefico
     De’ figli miei l’oprar,
     Credete voi ch’io sappia
     64Miei figli sterminar?

Oh! se a pupilli e vedove
     Esser vi veggio scampo,
     Venite a me: le folgori
     68Non seguiranno il lampo:
     E fosser come porpora
     Sanguigne l’alme pur,
     Al par di neve candide
     72Le rivedrà il futur!

Quelle or minaci or tenere
     Parole d’un Iddio
     Scosser Giustino, ed avido
     76Le carte allor seguìo;
     E giorno e notte al mistico
     Libro lungh’ore ei diè:
     Novi conobbe gaudii;
     80Amò, sperò, credè.