Anco una Forte del più debol sesso
Accorse agli egri, sorbì l’aer funesto,
E consolò con dolci cure e amplesso
52L’orfano mesto.
E visti fur della città i Maggiori
Trar di Maria Consolatrice al piede,
E in voto stringer tutti i nostri cuori
56A salda fede.
E visti furo i cittadin più culti
Coll’umil volgo unirsi, in Dio sperando,
Nè de’ beffardi paventar gl’insulti
60Maria invocando.
Piace al Signor che la sua Vergin Madre
Ne incori e affidi col suo bel sorriso,
Sì ch’aspiriam con opre alte e leggiadre
64Al Paradiso.
Vera religïon, ch’è tutta bella,
Gaudio ne pinge in Dio, non vil cipiglio,
Se lo onoriam ne’ Santi, e vieppiù in Quella,
68Cui nacque Figlio.