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Libri dettate a sollevar gli umani
     Dai lacci delle ignobili dottrine;
     Siate pensanti, ma non irti e strani,
     108Non consiglier di scandali e rapine;
     Ponete mente che gl’ingegni sani
     Invocano edifizi e non ruine:
     Bando al Sofismo! egli è quel genio truce,
     112Che al suo fango infernal l’alme conduce.
È desso, è desso l’avversario antico,
     Che, d’angiol luminoso assunto il velo,
     Sempre de’ vizi s’ostentò nemico,
     116Vituperando umana razza e cielo;
     Ei trasse Giuda al maladetto fico;
     Esca egli fu del farisaico zelo;
     Ei repubbliche e regni urta, dissolve,
     120Ed erge invece putridume e polve.