Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/213


( 211 )

— Io t’ammiro, ed ahi! quelle mi mancano
     Voci stupende,
     Che dir ponno quai movi nell’anima
     12Alti desir.
          — Non ambir le pompose loquele,
     Che la turba volgar non intende:
     Il Vangel che rapisce ed accende,
     16Par d’ingenuo fanciullo il sospir.

— Del possente Manzoni l’energico
     Inno a te vola:
     Io versar solo gemiti e lagrime
     20Posso a’ tuoi piè.
          — L’alto carme ispirai d’Isaia,
     Ma pur d’Amos la rozza parola
     Ogni labbro sublima, consola,
     24Se gli umani richiama ver me.

— Il tuo nome cantando alla patria,
     Quali degg’io
     Fra tue grazie e bellezze moltiplici
     28Più memorar?
          — Dille ch’io per amor la fei bella,
     Dille ch’amo, ed affetti desìo:
     S’invaghisca del grande amor mio;
     32Mia beltà, mia natura è d’amar!