Allora a dimostrar che titubante
Mal tuo grado bolliva il tuo intelletto,
Ed odio non portavi all’are sante, 84E di sete del ver t’ardeva il petto,
Meco avvertivi nella Bibbia quante
Splendesser tracce del divino affetto,
E confessavi, in tue mestissim’ore 88Sol raddolcirti quel gran libro il core.
Un dì col genitor del mio Borsieri
Io passeggiava al bosco suburbano,
E tu ch’ivi leggendo sedut’eri, 92Ci vedesti, e gridasti da lontano:
« Ecco il volume degli eterni veri! »
Corsi, e il volume presi io da tua mano:
Lessi: Evangelio! E — « Bacialo! dicesti; 96Gl’insegnamenti d’un Iddio son questi! »
Ah, sebbene quell’Ugo ottenebrato
Mal sapesse scevrar natura e Dio,
E talor supponesse annichilato 100Nella tomba il mortal che i dì compìo;
D’altro dopo l’esequie eccelso fato
Nodrìa talor vivissimo desìo,
E dir l’intesi: — « No, quest’alma forte 104Mai non potrà vil pasto esser di morte! »