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Non qui, non qui il trionfo inter! — ma pure
Qui già comincia lo splendor de’ giusti!
Patiscon danni e morte,
E il maligno sprezzarli indi s’infinge.
355Ei chiama lor virtù volgari e scure;
Vorrìa che i rei fosser di laudi onusti;
Ma tutte coscïenze un grido forte
Son costrette ad alzar (Dio le costringe):
« Falsa è, Cäin, tua gloria,
360Il grande è Abel, d’Abello è la vittoria! »