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Voce di qua dall’Alpe inclita alzossi:
     « Di civiltà sepolta era la luce;
     Ed or novellamente
     Sulla terra la spargono le Muse:
     195L’idioma oggi vivo affratellossi
     Agl’idïomi antichi, e si fa duce
     Anco agl’infimi spiriti possente,
     Sì ch’al ver tutte vie sono dischiuse;
     Gli studii più non regge
     200Idolatrìa, ma del Vangel la legge ».

                             ................

Gloria il novo Parnaso ornò stupenda,
     Nè più tutta disparve a’ dì futuri;
     Ma non per ciò le vie
     Da’ sommi ingegni al ver furono aperte:
     205In cor del volgo non oprossi ammenda;
     Spirti v’ebbe più colti e più spergiuri:
     Sul Parnaso salite anco le arpìe
     Spesso di plauso e fiori andàr coverte,
     E con immonda cetra
     210D’influssi rei contaminaron l’etra.