Vidi un’età delle sue forze altera,
Allorchè il Saracin recò dispregi
Su tutti d’Asia i liti,
E destò in Occidente ira e temenza. 155Ecco tacer le gare, ecco guerriera
Fraternità fra i battezzati Regi:
Ecco d’Europa i volghi rïuniti:
Ecco mille poteri una potenza
Scuote, strascina, incanta: 160Tutti soldati son di Roma santa.
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Voce s’alzò di folte osti crociate:
« Ciò che saputo oprar non avean gli avi,
Compiere è dato a noi!
L’alme cristiane da concordia alfine 165A magnanima impresa suscitate
Più ludibrio non son d’affetti pravi.
Cristo ne scelse per campioni suoi,
E rimerto n’avrem palme divine:
Da noi frattanto il mondo 170D’ogni impulso a giustizia andrà giocondo ».