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Sia maledetta la progenie ingrata
     Ch’alza sul genitor risa di scherno!
     Mal s’affanni di giubilo assetata,
     290E nell’alma sua vil regni l’inferno!

Ma al par de’ figli iniqui e irreverenti,
     Voi sommamente sciagurati e abbietti,
     Che versate negli animi innocenti
     294Mortifero velen con opre e detti!
     Vita lor deste, e poi li avete spenti!
     Da Dio li avete, e contro a Dio concetti!
     Prodotto avete per l’età future
     298Germi rei di più ree progeniture!

Bella è di colta civiltà la luce,
     Che assai chimere d’ignoranza espelle!
     Ma se spoglia è di fè, non altro adduce
     302Ch’arti affinate in basse anime felle.

                             ................

Altera iva, già tempo, i suoi tesori
     304Di ricchezza e di fama e di possanza
     Roma pregiando, e sebben tocche avesse
     L’ignee quadrella di sventura, e sommo
     Più sulla terra il cenno suo non fosse,