E allor tornava sovra i labbri miei
Irresistibil uopo di preghiera, 246E i miei delirii m’appariano rei.
Nel ricordar la madre, un fascino era
Che quasi mal mio grado m’attraea 249Alla credenza e all’amistà primiera,
E della madre ai templi indi io riedea!
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O padri! o genitrici! il più efficace
V’è dato minister sovra la terra:
Da voi pende de’ figli la verace 254Intima calma, o la perpetua guerra.
Sentir non basta natural dolcezza
A’ cari vezzi di crescente prole;
Non basta ch’uomo obblii truce fierezza, 258Come nel suo deserto il leon suole
Quando sul leoncel ch’egli accarezza
Spiegar le insanguinate ugne non vuole;
Non basta ch’uom de’ figli suoi le strida 262Tolleri, aïzzi, e i giochi lor divida.