E gli parlò sì calde e generose
Ricordanze dell’alta, unica gloria,
Che Dio per meta all’uman viver pose,
Che il giovin cor rifulgere
Vide al suo sguardo le celesti cose,
E il dir materno in lui restò indelebile, 186E saldo il piè pel cammin arduo pose.
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Ma di veri ed opposti elementi
Vien temprata dell’uom la saggezza:
Ei bisogno ha di freno e dolcezza, 190Ei bisogno ha di forza e d’ardir.
Troppo i figli addolcir prolungata
Indulgenza di madre potrìa;
Ne’ lor cuori animosa energìa 194Ogni padre è chiamato a nodrir.
Della madre il söave sembiante
Il bambino con gioia mirando
Brameria riprodurre quel blando 198Elegante sentir femminil.
Ed insiem nel mirar si compiace
Più severi del padre gli sguardi;
In sè brama gli spirti gagliardi 202Che più bella fan l’indol viril.