Mutò la degna usanza,
E quando un genitor serrato ha il ciglio,
Più intorno non gli avanza
Nè la consorte, nè un diletto figlio:
Decenza impone a questi 677Sgombrar lochi per morte oggi funesti.
Ah! ben più venerando
Era a’ tempi de’ barbari il compianto
Delle famiglie, quando
I figliuoli mescean lagrime e canto,
Venendo primi dietro 683All’orribile e in un caro ferètro!
Fretta mi par non pia
Il fuggire un amato, appena e’ muore;
Il non voler qual sia
Prova a lui dar di pubblico dolore:
Ma ben è ver, che ascoso 689Pur gronda il pianto — e spesso è più doglioso!
Se quei che vincolati
Son per sangue col morto, alla gemente
Pompa non son restati,
Folta dietro la bara è pur la gente:
Misto al terror, v’è un forte 695Amor nell’uom per l’alta idea di morte.