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IV.

Se a mali orrendi vittima voi siete,
     La cagione agli Dei non se ne dia,
     Chè voi prosperar feste gli oppressori
     Doni inviando a lor, con che il nefando
     Servaggio v’apparaste. Ognun di voi
     Sui passi incede della volpe; ognuno
     Animo ha molle fra di voi. Guardate
     Dell’uom la lingua e le parole scaltre,
     E all’opere da far niuno rimira.


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Di Ibico.


I.


I meli in primavera,
     Innaffiati dal fiume
     Corrente, hanno a Cidone
     Di fiorire costume
Nel giardin delle vergini
     Intatto: le crescenti
     Viti fiorano all’ombra,
     E Amor mi dà tormenti
Sempre: qual tracio vento
     Sotto i lampi splendente,
     Da Cipro al cor profondo
Mi balza irato, ardente.