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giore, non senza usare, specie nei componimenti rimati, alcune libertà, concesse e necessarie ai traduttori, obbligati a dar forma a concetti espressi in altre lingue. Precede un poemetto sull’Ellade, ove tratteggio la vita greca nei diversi suoi aspetti, per offrirla, come in un quadro, alla fantasia dei lettori, prima che essi leggano le poesie greche seguenti. Il dare poi in queste, come tanti più o meno lunghi modelli di forma classica, benchè in veste italiana, non sarà inutile, spero, almeno ai giovani, oggi che ancora si va in cerca e si discute caldamente da tutti della nuova forma da dare, dopo tanti secoli e tante letterature, al moderno pensiero cresciuto di forza e di ardimento. Sarà, se mi si permette il paragone, come il cercare nelle statue e pitture antiche alcuni disegni, alcuni profili per ornare nuovi soggetti, come fanno i cultori delle arti plastiche. Il meglio sarebbe agli studiosi di leggere queste poesie