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XX. Di Arifrone Sicionio.


Igea1 con te più antica degli Dei
     Tutto, tutto vorrei
     Passare il resto della vita mia
     E averti ospite pia.
     Inver se di ricchezze
     Alcuno ha pregio ovver pe’ suoi natali
     Sia pari agl’immortali
     Od arda delle brame,
     Onde Afrodite suol tesser le trame,
     O dai Numi abbia alcuno altra dolcezza
     O sia lungi da stento,
     Con te, felice Igea, tutto è contento,
     È tutto un fiore e delle Grazie un riso,
     Ma felice è nessun da te diviso.





10. Di Archiloco.

I.


Non vo’ d’alta statura un condottiero
     Maestoso incedente,
     Nè di bei ricci adorno,
     Nè raso acconciamente:
     Picciol sia pure, sia di gambe storto
     In vista, ma in pie’ saldo, ardito, accorto.



  1. Dea della sanità, Igea.