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Da un altro è sceso ognora un sapïente
     Un tempo ed oggi: di non dette cose
     Non trovansi le porte agevolmente.





Al mortal non esser nato
     Ben saria d’ognun maggiore
     E del sole lo splendore
     Non dover mai rimirar;
     Un che sempre sia beato
     Non si può giammai trovar.





Sparge il nume di tutti nel core
     A chi l’uno, a chi l’altro dolore.





8. Di Aristotile.

peana

alla Virtù.




O all’uman genere
     Laborïosa
     Meta e del vivere
     4Più bella cosa,
O Virtù, in Ellade
     Per tua beltà,
     Morire, o vergine,
     8In pregio s’ha,