Colui mi sembra essere ai Numi eguale,
Che a te dinanzi si rimane assiso,
E a te da presso udire puote il dolce 4Tuo favellare
E il dolce riso tuo, che suol nel petto
Farmi balzare il cor, tal che a mirarti
Nulla venirmi della breve voce 8Più non mi sento,
Ma tacita è la lingua, ed un sottile
Foco mi scorre entro la pelle, un velo
Gli occhi m’oscura, e dentro dagli orecchi 12Corre un ronzìo.
Va per le membra gelido sudore,
Tutto un tremor m’assale, e smorta in volto
Son più d’un’erba, senza spiro io sembro, 16Ma tutto s’osi.
Ad una ricca, ma ignorante.
Giacerai morta, e memore
Niun di te sarà mai,
Chè le rose di Pierïa 4Tu non cogliesti mai,
E ignota avrai tu d’Aïde1
Nelle case soggiorno:
Niun fia, che lieve guarditi 8Volante ai morti intorno.