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Proclamano il sesto; — ma è figlio d’altrui;
     È un’altra la madre che piange per lui.
     Ah! forse fu in vano che Giulia tremò.
     Com’aura che fresca l’infermo ravviva,
     95Soave una voce dal cor le deriva
     Che grazia il suo prego su in cielo trovò.

Le cresce la fede: nel sen la pressura
     Le allevia un sospiro: con men di paura
     La settima sorte sta Giulia ad udir.
     100L’han detta; - è il suo figlio; - doman vergognato,
     Al cenno insolente d’estranio soldato,
     Con l’aquila in fronte vedrallo partir.


ODE


scritta in occasione delle


RIVOLUZIONI DI MODENA E BOLOGNA


scoppiate nel 1830


ALL’ARMI! ALL’ARMI!


Su, Figli d’Italia! su, in armi! coraggio!
     Il suolo qui è nostro: del nostro retaggio
     Il turpe mercato finisce pei re.
     Un popol diviso per sette destini,
     5In sette spezzato da sette confini,
     Si fonde in un solo, più servo non è.

Su, Italia! su, in armi! Venuto è il tuo dì!
Dei re congiurati la tresca finì!