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UNA MADRE VENEZIANA
AL CAMPO DI SAN MARTINO
il 12 luglio 1859.
«Or che la tenda vostra è in sul confino,
Perchè, o figliuoli, niun di voi mi scrive?
Palestro alla Venezia è men vicino,
Pur mi fu detto — Attilio, Emilio vive —
Dio! chi sa quante madri a San Martino
Fatte avrà il piombo dei lor figli prive!
Chi sa ch’una di quelle io pur non sia!...»
Così dicea la povera Maria.
Aspettò un giorno, aspetò un altro ancora,
Nè mai le venne lettera o imbasciata:
Alfin d’un bel mattin alla prim’ora
Si mise in via la donna sconsolata,
E camminò più dì senza dimora
In forma di mendica abbandonata:
Ai dodici di luglio innanzi sera
Passò Maria del Mincio la riviera.
«Chi sei, povera donna, e qua che vuoi?
— Son Veneziana, e cerco i figli miei.
— Che nome hanno e che schiera i figli tuoi?
— Attilio, Emilio han nome, e son nel sei.
— Mi duole, o donna, ma non son con noi.
— Quanto ancor, per trovarli, andar dovrei?
— Vedi: là quell’altura è San Martino,
Ei son là dietro;» — e le insegnò il cammino.