9Tu all’infinito in sen vai coll’altero
Immaginar, e co’ pensieri tuoi,
Che in largo spazio s’aprono il sentiero,
Gli ampj deserti popolar ne puoi.
Sette ferme per te mete si diero
A natura, e abbracciando i confin suoi
Del Tempo in su la via tu sette alzasti
Accese faci, e rischiararla osasti.
10Tale nel glorïoso suo cammino
Spargea luce Buffon, che a parte a parte
Ciò che natura, e il mondo a l’altrui fino
Occhio cela, mostrava in dotte carte.
Aquila, che ti ergevi al sol vicino,
Le ardite penne già senti mancarle,
Ed a toglierti al cielo, ove ti mira
Sì rapido poggiar, l’Erebo aspira.
11Sdegnando ch’ei spieghi tant’alto il volo
Volge livido e bieco il guardo a lui
L’invidia, che di serpi è cinta, e solo
Del mal si pasce, e degli affanni altrui;
Alfin fremendo in suon d’ira e di duolo,
Dall’orrido suo speco a’ regni bui
Cala i vanni funesti, e due tremende
Figlie di Stige ad implorar discende.