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ODE


1L’Astro signor del dì, che il crin s’indora
     D’igneo diadema, d’ogn’intorno stende
     Immensa luce, e se medesmo ignora
     Schiavo in sul trono, ond’ei fiammeggia e splende,
     Ma d’un bel Genio il chiaro astro, che ognora
     Sacra fiamma nell’alme agita e accende,
     Sa col sovrano libero pensiero
     Soggetto farsi l’Universo intero.

2Gran Genio! alla tua voce ecco repente
     Qual è appar l’Universo, e qual egli era,
     E qual sarà, che invan per te fremente
     S’avvolge il Tempo in sua caligin nera.
     L’occhio tuo vede la cometa ardente
     Lanciarsi, e urtar nella raggiante sfera,
     E questo globo svellerne, che un giorno
     Brillò di viva luce anch’esso adorno.