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IN BERGAMO

DI POETICA FINZIONE


SONETTO


O rondinella che con rauco strido
     Sembri farti compagna al mio lamento
     Mentre ti aggiri intorno al caro nido
     L’antico ripetendo aspro tormento,

Quanto t’invidio! io teco e piango e grido,
     Ma non ho al par di te l’ali onde al vento
     Franca ti affidi, e d’uno in altro lido
     Puoi libera varcare a tuo talento.

Se i vanni avessi anch’io n’andrei felice
     Quel dolce a riveder beato suolo
     Dove partendo ho abbandonato il core;

E là vorrei.... ma lassa a me non lice
     Per l’ampie vie del ciel seguirti, e solo
     Fatta simile a te son nel dolore.