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Rive care a le Grazie,
     Care agli amor perdono
     Se di mie note flebili
     Stancarvi osai col suono.

Or mi richiama l’invido
     Fato da voi lontano;
     Ahi lassa! i dì che fuggono
     Frenar si tenta invano.

Mesta me avran le patrie
     Contrade, e il nome anch’esse
     Mi udran di lui ripetere
     Che di dolor mi oppresse;

Ma sempre e preci e lagrime
     Disprezzerà il crudele
     Solo godrà rispondere
     Eco alle mie querele.