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LA

MORTE DI SAFFO


SONETTO


Poichè vincer non può misera Amante
     De l’ingrato Faon l’empio rigore,
     Saffo avvampando di funesto ardore
     Su l’alta rupe alfin volse le piante;

E là gridò; che vai dagli occhi tante
     Lagrime, e tanti lai metter dal core,
     Che valmi il canto, à, che del mio dolore
     Nojar le arene intorno, e il mar sonante?

E stanca di versar gridi, e sospiri
     Scagliossi a l’onde in seno, estremo, e rio
     Conforto ricercando a suoi martìri.

Pianser le Grazie a sì dolente sorte
     Venere pianse, e pianse anch’esso il Dio
     Che pur sola cagion fu di sua morte.