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più capace dì vivere oltre un anno, o poco più, come io stesso previdi, invano scrivendole di curare la propria nel vegliare alla salute della madre inferma, meco pur perorando a tal fine i tre più degni, e cari amici suoi3. Ma chi potea persuader un tal cuore, e salvar questa vittima destinata ad amore?

E qui dimentico tutti gli altri suoi pregi, e la gloria per que’ venutale di gran talento, e di celebrità letteraria per le dolci attrattive di tante sue virtù morali e religiose, di cui lasciò mirabili esempj alla patria, agli amici, al secolo suo, che sul finire anch’esso abbisognavate più che mai. No non ricordo le molte accademie alle quali4 fu ascritta, non gli uomini più illustri, che la encomiarono5, non i tributi delle lor opere, bench’io mi glorj d’esser tra questi6, e tra lor l’ultimo io ne sia pure, e neppur gli omaggi delle bell’arti7 ch’ella protesse, e favoreggiò ne’ lor cultori più celebri, nè il favor de’ Principi, nè il plauso de’ pien teatri al recitarvi talor tragedie8, nè qualunque altra dote, o gloria umana, che tutte dispaiono