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Dopo questo viaggio pien di sua gloria, venuta con Lei per un tratto della Germania nel suo ritorno, potrei tacere degli altri ad altre nostre città, ma non posso quel dimenticare fatto a Pavia, per cui nuovi omaggi raccolse da que’ Professori famosi, ma quel soprattutto del suo concittadino Mascheroni professore di Matematiche, e divenuto per Lei sola poeta maraviglioso. Parlo di que’ versi applauditi da tutta l’Italia pe’ quali Virgilio stesso parve italiano, e divenne scientifico, passeggiando con Lei per tutti i monumenti di quell’emporio d’ogni sapere, d’ogni studio, d’ogni facoltà come in sua casa, ed abbellendole tutte, e rendendole a Lei domestiche in una mirabile poesia, cui sino allora parate eran straniere. Ah dican pure i Catoni, che le donne son destinate ad ubbidire, a tacere, a nascondere i lor bei talenti; ma dopo che le avvezzammo con tante adulazioni in verso e in prosa a sentire la vanità prima ancora della ragione, come tener si ponno entro la sfera di quei limiti angusti, e non sentir gl’inviti della fama, dell’emulazione, del predominio