Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/233


mortale ebbe termine li 4. febbrajo del 1788. I lamenti di Lesbia per la morte di Lui espressi in questa nobilmente flebile Elegia, sono pur quelli di tutta Italia. Questo componimento fu stampato nel tomo 6. delle opere del Pompei, nell’edizione fatta in Verona nel 1781.

(o) Allievo distinto di Andrea Pasta nell’arte medica fu Pietro Rillosi, che Lesbia dolente ricorda tra i più cari Amici, venne meno di vita in età ancor fresca, lasciando di se speranze felici.

(p) Gianantonio Giovanelli, amico de’ più cari a Lesbia, era scrittore coltissimo, specialmente di versi, come lo fanno conoscere le poesie di Lui, pubblicate colle stampe di Milano nei 1806. I suoi modi onesti ma franchi di dire mal sapevano a taluni, che vengono da Lesbia paragonati ai gufi.

(q) Il signor Elliot, celebre difensore di Gibilterra, avendo ricevuto questo sonetto, fece pervenire, per mezzo del Console Inglese in Livorno, i suoi ringraziamenti all’Autrice con gentilissima lettera.

(r) Questo sonetto fu scritto in occasione che venne da Lesbia innalzato nel suo giardino un piccolo globo aereostatico sui primi tentativi di Mongolfier, e che un’Amica di Lei vi fu co’ suoi plausi spettatrice.

(s) Giuseppe Beltramelli fu tra gli amici più stretti di Lesbia, che lo ebbe a compagno ne’ suoi viaggi di Francia, e di Toscana. Era egli versato in ogni ramo di bel sapere. Cessò di vivere, quattro anni or sono, caro agli amici, ed alle lettere, essendo professore di storia, e di bella letteratura in questo I. R. Liceo.