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AL SIGNOR CAVALIERE

GIUSEPPE COLPANI


SONETTO


Quando colla pittrice arte immortale
     L’Alban sue tele ad animar prendea
     Gli erari le grazie intorno, e su liev’ale
     4Stuol di celesti amori a lui scendea,

Qual d’essi in obblìo posto ed arco e strale
     Colla tenera man tinte mescea,
     Qual l’unta tavolozza offriagli e quale
     8I creator pennelli a lui porgea.

Uscìan que’ volti allor sì vaghi, espressi
     Dai magici colori, ond’eran poi
     11Vinti in beltà del ciel gli amori istessi.

Son le grazie e gli amor pur sempre accanto
     Colpani a te, però da’ labbri tuoi
     14Move sì dolce e lusinghiero il canto.