Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/213


201


CATONE IN UTICA


SONETTO


Qual feroce Leon fremendo sviene
     Col fianco aperto da mortal ferita,
     Che dalla natìa selva inorridita
     4Di ruggiti empie le Massìle arene,

Tale Caton dalle squarciate vene
     Versò col sangue l’odïosa vita,
     D’ira fremendo allor che udì fuggita
     8Della Latina libertà ogni spene:

Misero! non sapea che il novo Impero
     D’ond’esce il sol fin dove in mar si posa
     11La gloria esser dovea del Mondo intero,

E che mentre rivolti a Roma i lumi,
     Ei l’atroce spirava alma sdegnosa
     14Del suo vano furor rideano i Numi.