Sotto gli arbori assisa onde fuggire
Del mezzo giorno le voraci fiamme 20Pensosa si presenta agli occhi vostri,
E forse ancora me chiamando a nome,
Vesta di voi il più sincero e fido
Le mie sembianze, e a lei così ragioni:
Io son colui che ti ama, io son che il troppo 25Lungo tratto varcai che ne divide
Sol per giurarti il più costante ardore:
Le mie promesse odi o Zelmira, il Cielo
Non chiamo in testimon, si ride ei spesso
Degli spergiuri, e delle fedi infrante. 30Zelmira io chiamo e la natura tutta
Che per Zelmira è più ridente e vaga,
Per testimonio de miei caldi voti.
Pria sotto l’ombra i teneri augelletti
Volgano moribondi in mesti lai 35Il lor canto amoroso; e gli arbor privi
Del nutritivo umor cadan languenti;
Pria nell’oscure selve un odor grave
Mettan di tosco impuro i fior già pregni
Di soave profumo, onde le industri 40Api trasser sovente un nettar dolce;
Pria delle fonti, e de’ ruscelli l’acque,
E l’erbe delle valli, e delle apriche
Piagge i tesori; pria confuso e avvolto