Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/204

192

Io che in Amor credeami
     Per te beata un giorno?
     Fatta agli amanti favola
     16Sol n’ho vergogna, e scorno.

E ond’ho tal merlo? instabile
     Qual fallo mio ti rese?
     Forse novello incendio
     20Nel petto mio s’accese?

La fede tua pur toglimi
     S’arsi per altra face,
     E allor superbo, e rigido
     24Ti soffrirei con pace.

Forse d’amor non mirasi
     In me più segno espresso?
     Il dica afflitto, e macero
     28Il mio sembiante istesso.

Voi Faggi, e voi d’Arcadia
     Pin sacri al Nume invoco,
     S’è ver che anch’essi gli albori
     32Senton d’amore il foco;