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L’AFFANNO AMOROSO


SONETTO ESTEMPORANEO


Per alleggiar un’ostinata e ria
     Doglia che da gran tempo in me si annida,
     Talor tento mandar pietose grida
     4A chi, lassa, il mio cor tiene in balìa!

Ma seguace al desir la voce mia
     E’ fatta appena, e già si lagna, e grida,
     Che dura tema, e alle mie brame infida
     8Dal dimandar pietà ratti mi svìa.

E mi dice un pensier: folle non vedi
     Quale ognora ti acquisti e scorno e danno
     11Se umile ad un crudel ti getti ai piedi?

Così tacendo il mal celato affanno
     Cresco nel petto, ove locò sue sedi
     14Quel fiero amor che mi dà tanto affanno.