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SOPRA LE SVENTURE
DELLA FRANCIA
DEL 1794.
SONETTO
O Gallia, o Gallia, come a pensier miei
Riede servente il fortunato giorno
Che de’ piacer Te vidi, e de’ più bei
4Fasti di gloria e di virtù soggiorno!
Ed ahi! quanto mutata, e oppressa or sei!
Il tuo gran Regno, già sì lieto e adorno,
Pieno è d’orror. Quegli odj antichi e rei
8Dà due secoli a Te fanno ritorno.
La gioja ti lasciò, fuggìr dolenti
L’arti, e gli studj, e sol coll’empia face
11La discordia in Te desta ire e lamenti
Ma, non in inganno, la felice aurora
Lungi non è che apporteratti pace,
14E Tu qual pria sorgerai bella ancora.