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     De’ tuoi scarpelli industri opre famose,
     E coll’avido sguardo in ogni parte
     20il tuo regio poter ravviso impresso;
     Ma sulle rive stesse ahi! cerco invano
     L’amato Montignì che spesso al fianco
     M’era cortese allor che dì felici
     Guidar tra le tue mura il ciel mi diede.
     25Spesso con lui, non senza pianto io vidi
     Là su tragiche scene aspre vicende
     D’illustri eroi, con lui sovente io risi
     Del divin tuo Molier ai motti arguti.
     Seco or lieti passeggi, or varie scorsi
     30Sedi alle Muse sacre, e alle arti belle,
     E qual Mentor fedele a parte a parte
     Tutti ei solea di te additarmi i pregi.
     E ben egli potea le glorie tutte
     Della Gallia narrar, ei che fu sempre
     35Da più verd’anni cogli studj suoi
     Co’ suoi sudori ad abbellirla inteso,
     Le vie scoprendo, e le animate molle
     Onde il commercio a l’uom dator di vera
     Felicità più sì rinforza e cresce.
     40L’arti già un tempo ad abitar sol use
     Lungo l’Istro, ed il Ren, o sulle avare
     Batave piagge, o d’Albïon sui lidi
     Invitate da lui mossero a gara