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IN MORTE

DEL SIGNOR DI MONTIGNÌ

DELL’ACCADEMIA DELLE SCIENZE

DI PARIGI EC.


Sacra dolce amistà, tua voce io sento
     Che a lagrimar m’invita, e vuol che in mezzo
     A funerei cipressi io mi ravvolga
     Spargendo afflitte dolorose note
     5D’un caro amico estinto intorno a l’urna;
     E tu Donna regal che siedi altera
     Là della Senna in riva, e che talvolta
     Non isdegnasti udir l’Italo suono
     De’ miei carmi quand’io troppo animosa
     10Osai de’ figli tuoi cantare il nome,
     Oggi non isdegnar se il tuo men vegno
     Tranquillo aere a turbar de’ sospir miei.
     Panni, sì parmi, e che non puote in noi
     La ricordevol fantasìa pittrice!
     15Per le tue vie popolose ancora
     Lieta aggirarmi, e pe’ colti giardini
     Cari a le Grazie, dove spiran mille