Te al mio fianco veder, scherzar con teco,
Con teco ragionar, udir tuoi detti
Con cui solevi a’ miei tremanti passi
Spirar coraggio e lena, allor ch’io presi 20Il dirupato, e troppo erto sentiero
Che guida in Pindo, ove non corre un rio,
Selva, o speco non porge a’ Vati asilo,
Non verdeggia un ali or che a te sia ignoto.
Ed oh! splendido tetto, oh amiche mura 25Che m’accoglieste allor, e che cortesi
Non isdegnaste udir della mia lira
Le varie prove ed i primieri accenti
Che al vostro Genio di sacrare osai!
Ma di qual nuova insolita allegrezza 30Or v’odo, o care avventurate mura,
Tutte piene eccheggiar? qual nuova luce
Or vi circonda? ond’è che a voi dintorno
Sulle tremole penne aleggiar veggio
Stuolo di Amori, e di leggiadri Augurj? 35Ah! ben sent’io per ogni lato il nome
Volar di Teodora, il dolce nome
Dell’amabil Donzella che a bearvi
Guidano insieme uniti Imene e Amore.
S’odon cantar già mille voci a gara 40Qual entro l’alma di costei discese
Ad albergar da la natìa sua stella