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     40Entro a vago giardin sorge più bella,
     Se l’è amica la terra, e col suo fiato
     L’aura la molce, e il sol l’educa, e il rio.
     Amor, che sempre in suo pensier rivolge
     Nuovi trofei, su tanti pregi il guardo
     45Fissò giulivo, e ne’ begli occhi tuoi,
     Benchè a Te ignoto, preparò lo strale,
     Che là su l’Elba poi dovea volando
     Portar di un chiaro augusto Prence al petto
     Una soave irreparabil piaga.
     50Ed ecco già quel giovinetto Eroe
     Per te avvampa ferito, e Te da lunge
     Con ardenti sospir chiede ed affretta,
     E d’ingrata lentezza i giorni accusa.
     Odi amabil Donzella i prieghi suoi,
     55Odi gl’inviti d’Imeneo, che lieto
     Con felici catene a Lui ti strigne,
     Ed odi Amor che dipartir non vuole
     Più dal tuo fianco, e rammentarti or gode
     A parte a parte del tuo Sposo i pregi;
     60Qual nobile beltà leggiadro il renda,
     Quale il cinga valore, ond’Esso mille
     Mietere ognor saprà palme onorate,
     O a bei placidi studj amica pace,
     O Marte il chiami a bellicose imprese.
     65Oh! qual da Coppia sì diletta al Cielo,