L’alta idea pur ne serbo, io muover vidi 15Dall’augusto suo volto immensi raggi
Di quel marzio valore, ond’Ei guernito
Per dirupate vie del Padre al fianco
Già i fier nemici assalse, e di quel dolce
Paterno amor, che or fa lungo la Dora 20L’arti belle fiorir, rider la pace,
Suoi popoli a bear mai sempre inteso
Oh! quante voci udii di plauso e gioja
Ridir su quelle avventurate rive
Del lor Monarca il nome, e della eccelsa 25Borbonia Dea, che dagl’Ispani lidi
Per man di amor guidata a Lui già venne
Di lieti giorni apportatrice, e tutta
L’Italia rallegrò, che al Ciel chiedea
Un ordin nuovo di Sabaudi Eroi. 30Io te pur vidi allor Vergine illustre
Gir de’ tuoi chiari Genitor su l’orme
In sì tenera età già fatta obbietto
De’ più bei voti, e de’ più grandi augurj.
Bellezza crebbe in Te: di propria mano 35Ti adornaron le Grazie: entro al tuo seno
Come in suo regno ad albergar discese
Ogni virtù più eletta; e tutti a gara
Ti fur dei doni lor gl’Iddii cortesi.
Dal suo stelo così purpurea rosa